1. Montecarlo, fino a che punto può arrivare la noia?
    Pagelle del GP di F1

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    ROSBERG: 10

    30 anni dopo la vittoria del padre Keke sulle stesse stradine tortuose, è arrivato anche il suo sigillo. Nico ha disputato un week-end praticamente perfetto: primo in tutte le sessione di libere, pole e vittoria in una gara in cui è stato sempre davanti. La pista che conosce benissimo perché qui vive da quando era piccolo e l'usura delle gomme quasi inesistente su questo asfalto lo hanno senza dubbio aiutato, ma lui ha dato ancora una volta una dimostrazione di puro talento.

    VETTEL: 8

    Gara quasi anonima la sua. Parte terzo e riesce a guadagnare una posizione su Hamilton sfruttando la migliore strategia e l'ingresso della safety car. Non brilla, ma guadagna punti importantissimi per il mondiale.

    WEBBER: 8

    Situazione identica al compagno di squadra, al quale rimane dietro per tutta la gara.

    HAMILTON: 6

    Insieme ad Alonso è il grande sconfitto della giornata. Sin dal giovedì aveva capito di non essere in grado di incidere come il compagno di squadra. Poi il sabato aveva sfiorato la pole. Con la partenza dalla seconda posizione si aspettava, se non la vittoria, almeno un podio. Alla fine non è arrivato neanche quello, non per demeriti suoi, ma per sfortunate coincidenze.

    ALONSO: 4

    La FERRARI (che si prende il suo stesso voto: 4) quest'anno non si adatta bene al circuito cittadino e i problemi sono subito evidenti in qualifica quando lo spagnolo non riesce a far meglio del sesto posto. In gara perde poi subito il treno dei primi, lasciando intuire che sperare in una posizione migliore non era proprio cosa. Ma alla fine è andata pure peggio. Prima il sorpasso tentato da Perez che lo costringe a tagliare la chicane e a cedere la posizione al messicano alla ripartenza dopo la bandiera rossa, poi il crollo con i sorpassi subiti molto ingenuamente prima da SUTIL (7.5 per l'ottimo quinto posto) e poi da Button. Una gara così, da un combattente come lui, non se l'aspettava nessuno.

    PEREZ: 5

    E' stato in un certo senso il protagonista del GP, con i suoi sorpassi alla chicane dopo il tunnel. Prima il sorpasso su Button, poi quello tentato ad Alonso, regolari certo, ma forse un po' al limite, e infine quello cercato su Raikkonen che ha compromesso non solo la sua gara ma anche quella del finlandese. La voglia di fare bene certe volte può giocare brutti scherzi e questa volta Perez l'ha pagata cara perdendo un risultato che sarebbe stato senz'altro positivo.

    RAIKKONEN: 8

    Rimane nel gruppo dei primi per tutta la gara, senza mai provare veramente ad attaccare. Anzi, in occasione del pit-stop rischia anche di perdere la posizione su Alonso. Merita l'otto però per i due giri finali e il team radio contro Perez.

    MONTECARLO: 3

    Le monoposto attuali non sono più adatte per le strade strette e tortuose del principato. Ogni anno il gran premio diventa sempre più noioso e i sorpassi sono sempre meno. Alla fine per creare un po' di spettacolo ci si riduce sempre a sperare che succeda qualcosa, un'incidente, un contatto, una rottura, per vedere qualcosa cambiare. Il gran premio rimarrà in calendario per il glamour che lo circonda, ma ormai ha ben poco da dire per i veri appassionati.

    GROSJEAN: 2

    Ennesimo incidente causato, stavolta tamponando l'incolpevole Ricciardo, che gli costerà dieci posizioni di arretramento sulla griglia del GP del Canada.

    Chiudiamo con un augurio allo sfortunato Massa, finito nuovamente contro le barriere alla Saint Devote, pare per un cedimento della sospensione. Il brasiliano ha preso una bella botta, ma fortunatamente sta bene.
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